Credo sia bene spiegarvi una cosa: il teatro è un magia.
Questa è una magia potente.
Nel momento in cui è lì, sul palco, l'attore non è più se stesso, è una trasfigurazione di parole su carta, di storie narrate di generazione in generazione, di fantasie e di bugie.
Lo spettatore innanzi a lui è al suo comando.
Quando Romeo piangerà, lo spettatore tratterrà le lacrime. Quando Antigone seppellirà suo fratello, lo spettatore sentirà l'ansia crescente nei suoi palmi di gettare più in fretta la terra su quel corpo per non essere scoperto.
E in quel momento, quando i riflettori saranno accesi, non esisterà più nulla.
Tutto ciò che resterà fuori dall'ingresso del teatro, sparirà.
Ma questo non è così facile. Per recitare , per essere attore e mettere "in-azione" i ruoli e i copioni, bisogna impegnarsi, dedicarsi completamente.
Sappiate però che nessuno può sostenere tutto questo da solo. L'attore sul palco non è mai solo.
Anche durante un soliloquio o un monologo, egli sa che poco più in là, appena dietro le quinte, c'è il resto della compagnia che freme per entrare nella scena successiva.
La magia si crea tutti insieme.
Bisogna darsi supporto.
Non esistono protagonista, coro, attori di secondo livello... no! Il protagonista, senza il resto degli attori in scena, non potrebbe far vivere la propria storia , quindi: ogni ruolo è importante e nessuno è solo.
Per esperienza possiamo dirvi che far andare venti corpi verso una stessa direzione e venti pensieri verso uno stesso fine è difficile. Bisogna diventare un insieme.
Per diventare un insieme non basta legare sulle tavole di legno del palco, bisogna permettersi di creare qualcosa di più.
Sebbene la nostra compagnia, che nasce quasi undici anni fa, ha visto andar via ed entrare nuovi componenti molto spesso, ce ne sono alcuni che sono rimasti nel tempo.
Siamo cresciuti insieme. Pian piano siamo diventati qualcosa che andava oltre la mera recitazione e frequentazione delle gruppo teatrale.
Sebbene la tecnica possa dare i propri risultati, essere uniti da una forza cento volte più grande.
Nel momento in cui le cose non vanno, le prove non avanzano, le scenografie son troppo difficili, il caldo sfiacca o il freddo toglie la voglia di ballare, è il legame che si è creato tra tutto il gruppo che ci permette di riprendere, di continuare e di sorridere al pubblico sotto gli applausi finali.
Prima di essere attori siamo un gruppo di amici e questo ci dà la possibilità di poter contate l'uno sull'altro ed essere in grado di compensare difetti ed errori rendendo l'insieme perfetto.
una foto che risale a parecchi anni fa in cui eravamo tutti piccoli spensierati e ...ammucchiati!
nella foto: Imma, Katia, Mimì, Deborah, Stefania |
nella foto: Stefania, Katia, Francesco, Imma, Mimì |
nella foto: Katia, Angelo, Stefania, Imma, Deborah, Nicola |
nella foto: Imma, Nicola,Katia, Deborah, Stefania, Angelo |
E per ora non abbiamo intenzione di smettere!
- k -
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